lunedì 9 marzo 2015

Antonio da Sangallo il giovane

 La vita

Antonio Cordini, noto come Antonio da Sangallo il giovane, è stato un architetto italiano e uno dei maggiori esponenti del manierismo italiano. Nato a Firenze nel 1484, visse e lavorò a Roma e dopo un breve periodo di apprendistato divenne aiuto di Bramante. Dopo la morte di uno dei suoi maestri Antonio da Sangallo lavorò esclusivamente al servizio dei papi, infatti fu nominato da papa Paolo III architetto di tutte le fabbriche pontificie. Morì a Terni mentre dirigeva i lavori di ristrutturazione del taglio del lago del Velino con la Cascata delle Marmore nel 1546.

 Le opere

 Le sue opere principali sono:

Palazzo Farnese
Palazzo Farnese è una delle architetture principali del manierismo. Il progetto originario del palazzo si deve ad Antonio da Sangallo il giovane che fu incaricato dal cardinale Alessandro Farnese. Dopo la sua morte i lavori furono proseguiti da Michelangelo; ma la morte del papa interruppe nuovamente i lavori che vennero ripresi in seguito da Ruggiero, un nipote del papa, e in seguito da Giacomo della Porta su incarico del secondo cardinale Alessandro Farnese, altro nipote del papa. Costruito nel 1512, Il palazzo comprende una piazza ornata da fontane mentre la facciata si articola su tre piani. Le 13 finestre di ciascun piano presentano differenti decorazioni soprattutto quelle del piano nobile che differiscono di gran lunga da quelle degli altri piani. 


Palazzo Baldassini
Altra architettura importante nel manierismo, edificata da Antonio da Sangallo il giovane, è sicuramente Palazzo Baldassini, costruito tra il 1510 e il 1515 a Roma per volere del giurista Melchiorre Baldassini.La struttura si imposta intorno ad un cortile di forma quadrilatera che si sviluppa su due piani ornati da finestre; il piano nobile presenta inoltre colonne doriche che sorreggono una trabeazione. Internamente è decorato da affreschi attribuiti a pittori dello spessore di Raffaello, Giovanni da Udine e Perin del Vaga. 


Pozzo di San Patrizio
Ultima architettura sicuramente da ricordare di Antonio da Sangallo il giovane è il Pozzo di San Patrizio edificato ad Orvieto tra il 1527 e il 1537 per volere di papa Clemente VII. Questo nome gli è stato attribuito in quanto ricordava la caverna che esisteva in Irlanda che oggi porta il nome di purgatorio di San Patrizio. L’accesso al pozzo è garantito da due rampe a senso unico completamente autonome e accessibili da due porte differenti che consentivano di trasportare l’acqua senza ostacolarsi. Profondo circa 53 metri è stato edificato scavando nel tufo creando una struttura cilindrica con diametro di 13 metri. Gli scalini che compongono le rampe sono circa 248 e le finestre che permettono l’ingresso della luce sono 70.
-Vitobonucci

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